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domenica 30 ottobre 2011

Leg extension per i quadricipiti

Muscolo Quadricipite femorale



















Leg extension esecuzione corretta

Il leg extension (letteralmente: estensione anteriore della gamba) è uno degli esercizi più utilizzati in palestra e a volte anche in campo riabilitativo per rafforzare il quadricipite, muscolo anteriore della coscia composto da quattro fasci muscolari; vasto mediale, vasto laterale, vasto intermedio e retto femorale. E' un esercizio molto utilizzato ma troppo spesso eseguito con poca attenzione. L'esecuzione deve essere corretta e l'utilizzo dei carichi deve essere graduale e soprattutto non deve essere eseguito in presenza di problemi articolari che potrebbero portare a problemi seri a carico dell'articolazione del ginocchio




Muscoli Interessati:

Il muscolo quadricipite femorale (Quadriceps femoris) è un gruppo muscolare formato da:

Vasto laterale (Vastus lateralis): origina dal grande trocantere dal labbro laterale della linea aspra e si inserisci sul tendine del quadricipite. La sua azione è quella di estendere la gamba.

Vasto mediale (Vastus medialis):origina dalla parte distale della linea intertrocanterica e labbro mediale della linea aspra e si inserisce sul tendine del quadricipite. La sua azione è quella di estendere la gamba.

Vasto Intermedio (Vastus Intermedius): Origina dalla superficie anteriore della diafisi femorale e si inserisce sul tendine del quadricipite. La sua azione è quella di estendere la gamba.

Retto femorale (Rectus femoris): Origina dalla spina iliaca anteriore-inferiore con un tendine diretto e dal margine superiore dell'acetabolo con un tendine riflesso e si inserisci sulla tuberosità della tibia. La sua azione è quella flettere la coscia ed estendere la gamba.


Esecuzione corretta alla Leg extension Technogym

  1. Regola il carico attraverso il pomello giallo sul pacco pesi
  2. Regola la sella attraverso la leva gialla disposta sul lato sinistro del sedile in modo tale tale che i glutei e la schiena siano ben in appoggio allo schienale e che  la parte posteriore del ginocchio (cavo popliteo) sia ben appoggiata alla parte anteriore del sedile.
  3. regola il cuscino cilindrico inferiore attraverso il pomello giallo che si trova sull'estremità sinistra in modo tale da avere il cuscino poco sopra l'articolazione della caviglia.
  4. Regola il range di movimento attraverso il pulsante giallo della leva che si trova sulla parte destra (la regolazione è soggettiva ma tenete in considerazione il fatto che più l'angolo interno al ginocchio si chiude maggiore è il carico sull'articolazione) formando un angolo interno al ginocchio di 90 gradi.
  5. posiziona i piedi sul cilindro inferiore con una distanza pari alla larghezza delle spalle

Esecuzione corretta alla Leg extension Star trac
  1. Regola il carico attraverso la leva sul pacco pesi
  2. Regola lo schienale attraverso la leva rossa che si trova posteriormente alla sella in modo tale che i glutei e la schiena siano ben in appoggio allo schienale e che  la parte posteriore del ginocchio (cavo popliteo) sia ben appoggiata alla parte anteriore del sedile.
  3. Regola il cuscino cilindrico inferiore attraverso il pomello rosso  che si trova sull'estremità sinistra in modo tale da avere il cuscino poco sopra l'articolazione della caviglia.
  4. Regola il range di movimento attraverso il movimento delle gambe (la regolazione è soggettiva ma tenete in considerazione il fatto che più l'angolo interno al ginocchio si chiude maggiore è il carico sull'articolazione) formando un angolo interno al ginocchio di 90 gradi.
  5. Posiziona i piedi sul cilindro inferiore con una distanza pari alla larghezza delle spalle
 Esecuzione:
  1. Distendi le gambe senza arrivare all'iperestensione dell'articolazione del ginocchio ed eseguendo un'espirazione (butta fuori l'aria)
  2. Scendi lentamente nella fase negativa senza chiudere l'alngolo interno al ginocchio oltre i 90 gradi ed esegui un espirazione


Approfondimenti e consigli

  • Un errore da evitare alla leg extension è quello di iniziare un programma d'allenamento con carichi eccessivi. Abbiamo precedentemente accennato al carico che si ha sull'articolazione del ginocchio. Il movimento di partenza potrebbe essere quello più pericoloso se l'angolo interno al ginocchio è maggiore di 90 gradi ovvero una posizione in cui il ginocchio è molto flesso. Le forze di taglio a carico dell'articolazione sono molto forti per cui evitate di chiudere troppo l'angolo di lavoro
  • Altro errore da evitare è l'iperestensione del ginocchio in fase di distensione della gamba sempre a causa dell'eccessivo carico che si ha sull'articolazione del ginocchio
  • il consiglio è di tenere i piedi paralleli tra loro. Anche qui come nell'esecuzione del leg curl per gli ischiocrurali possiamo notare che alle volte durante l'esecuzione del movimento la punta dei piedi  ruota  verso l'interno o l'esterno. Quando la rotazione avviene verso l'interno indica  uno squilibrio muscolare dove il vasto mediale risulta più forte rispetto agli altri al contrario un extrarotazione, ovvero le punte dei piedi che ruotano verso l'esterno,  indica un vasto laterale più forte rispetto agli altri muscoli. In tal caso si può intenzionalmente lavorare cambiando la posizione dei piedi ma sempre con molta attenzione.
Posizione dei Piedi

  1. se manteniamo i piedi paralleli possiamo lavorare su tutto il muscolo quadricipite
  2. se apriamo le punte leggermente verso l'esterno (in extrarotazione) il carico sarà maggiore sul vasto mediale il quale verrà allenato più intensamente
  3. se chiudiamo le punte dei piedi verso l'interno (in intrarotazione) il carico sarà maggiore sul vasto laterale il quale verrà allenato più intensamente
Posizione dello schienale

l'inclinazione dello schienale può intensificare o ridurre il carico sul retto femorale. In una posizione con lo schienale a 90 gradi, quindi in posizione seduta con la schiena eretta si coinvolge meno il retto femorale in quanto i capi di inserzione risultano ravvicinati e quindi riducono la contrazione mentre con lo schienale aperto ad un angolo maggiore di 90 gradi in posizione leggermente sdraiata si intensifica il carico sul retto femorale in quanto i capi d'inserzione vanno in tensione.

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sabato 15 ottobre 2011

L'indice glicemico e il carico glicemico

All'interno di un programma alimentare è opportuno valutare due aspetti importanti che sono l'indice glicemico ed il carico glicemico. Troppo spesso si parla solo di indice glicemico senza tenere in considerazione il carico glicemico. Questo è un errore! Cerchiamo di capire il significato di questi indici:

L'indice glicemico di un  alimento  rappresenta la velocità di risposta da parte del nostro organismo a rilasciare, e quindi ad aumentare, i livelli di glicemia nel sangue a seguito dell'ingestione di tale alimento. 

La glicemia è un altro indice che rappresenta la quantità di glucosio nel sangue.

Il glucosio è uno zucchero semplice ed è utilizzato dal nostro organismo per produrre energia. Può essere considerato il carburante del corpo umano. L'organismo per funzionare in modo ottimale deve sempre avere la glicemia entro certi limiti. Situazioni in cui i livelli di glicemia sono troppo bassi o troppo alti compromettono il funzionamento di tutti i processi biochimici. Livelli di glicemia molto bassi si hanno ad esempio dopo un lungo digiuno, mentre valori molto alti sono presenti dopo aver mangiato grandi quantità  di carboidrtati.


L'indice glicemico (IG glycemix index) rappresenta la velocità con cui aumenta  la glicemia in seguito all'assunzione di 50 grammi di carboidrati.

La velocità è espressa  in percentuali prendendo il  glucosio come punto di riferimento (100%).

Un alimento con indice glicemico pari a 50 indica  che quell'alimento ha una risposta parial 50% rispetto a quella che si avrebbe assumendo glucosio.

La glicemia rappresenta la quantità di glucosio nel sangue e si può misurare attraverso analisi del sangue o con semplici apparecchi che si possono usare anche comodamente da casa.

Il valore dell'indice glicemico di un alimento che troviamo sulle tabelle alimentari  può variare in rapporto a certe variabili e non può essere considerato quindi come valore assoluto.

Infatti il valore dell'indice glicemico:

  1. varia dalla marca/casa produttrice (ad esempio il pane in cassetta di una marca piuttosto che un'altra)
  2. varia dal tipo di cottura dei cibi (la pasta scotta ha un valore più alto)
  3. varia dalla qualità/specie del prodotto (ad esempio il valore del riso può variare da 48 a 112)
  4. varia se è abbinato ad un alimento proteico (il valore si abbassa)
  5. varia se è abbinato ai grassi (il valore si abbassa)
  6. varia dal grado di maturazione (frutta matura o acerba)
  7. varia dalla presenza o meno di fibre vegetali (la fibbra abbassa il valore)
Quindi non è semplice calcolare il valore preciso dell'indice glicemico ma sicuramente le tabelle di riferimento saranno utili per scegliere alimenti con basso ID e   fare i giusti abbinamenti per mantenere entro i limiti accettabili i valori della glicemia durante tutta la giornata.

L'unica tabella attendibile è la celebre International table of glycemic index and glycemic load values (Foster-Powell K, Holt SH, Brand-Miller JC. Human Nutrition Unit, School of Molecular and Microbial Biosciences, University of Sydney, NSW, Australia.) pubblicata su Am J Clin Nutr. 2003 Apr; 77(4): 994.

Un altro concetto molto importante è il carico glicemico GL. Sarebbe assurdo scegliere gli alimenti solo in base all'indice glicemico senza tenere conto della quantità ingerita! Per questo è molto importante in una corretta alimentazione calcolare anche il GL

GL o carico glicemico  è un indicatore quantitativo che definisce la quantità e non solo la qualità dei carboidrati di un alimento

Quindi la risposta glicemica di un alimento non dipende solo dalla qualità dei carboidrati ma anche dalla quantità (concetto di carico glicemico CG o GL Glycemic Load).

Il carico glicemico si calcola con una formula molto semplice: GL = (IG * quantità di carboidrati)/100

Il carico glicemico è stato classificato in :

BASSO (<10)
MEDIO (10-35)
ALTO (>35).

Prendiamo ad esempio un alimento che ha un elevato valore di indice glicemico come la carota IG=90 ma che contengono solo 8g di carboidrati  per 100g di alimento e andiamo a calcolare  il carico glicemico GL per 100 g di carote lesse che corrisponde a 7,2 valore che risulta essere basso!
Da ciò si deduce che scegliere gli alimenti solo tenendo in considerazione l'indice glicemico senza valutare il carico glicemico è un errore e comunque sia si ribadisce il concetto che per ottenere dei risultati apprezzabili un programma alimentare deve tener conto di molteplici variabili.


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sabato 8 ottobre 2011

Che cosa determina un'intolleranza al lattosio


Essere intollerante al lattosio significa non possedere l'enzima necessario alla digestione del lattosio. Il lattosio è lo zucchero del latte. Non avendo questo enzima presente nello stomaco il lattosio non viene digerito e quindi arriva all'intestino crasso dove viene attaccato dai batteri intestinali provocando una serie di sintomi:
  • diarrea
  • gas
  • crampi
Spesso questi sono manifesti poco dopo l'assunzione di alimenti contenenti lattosio e per questo è abbastanza semplice individuare il problema. Esiste comunque un test che si può fare e si chiama "BREATH TEST"



L'enzima in questione è il "lattasi" e lo troviamo sulla superficie delle cellule dell'intestino. La sua funzione è quella di scomporre il lattosio in due zuccheri semplici: glucosio e galattosio che sono facilmente assorbibili dall'intestino

                                          ENZIMA LATTASI  SCOMPONE IL LATTOSIO IN:

  1. GLUCOSIO
  2. GALATTOSIO

L'intolleranza è dovuta alla mancanza parziale o totale di questo enzima (lattasi) e quindi dall'incapacità da parte dell'organismo di scindere lo zucchero del latte in zuccheri più semplici facilmente digeribili dall'intestino.
Una volta capito di essere intollerante al lattosio è bene evitare il latte e molti alimenti che contengono lattosio. Fate attenzione ai latticini in genere ma anche ad alcuni alimenti insospettabili tipo gli insaccati, alcuni tipi di pane in cassetta e altri alimenti confezionati dove spesso il lattosio è utilizzato come additivo: un esempio è il prosciutto cotto!

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domenica 2 ottobre 2011

Vertical Row esecuzione corretta

Muscoli Interessati
bicipite brachiale
Grande Dorsale e Trapezio

Grande Dorsale (latissimus dorsi):  può essere suddiviso in  quattro diverse parti: vertebrale, iliaca, costale e scapolare. La parte vertebrale origina dalla fascia lombodorsale e dai processi spinosi delle ultime 6 vertebre toraciche; la parte iliaca origina dal terzo anteriore della cresta iliaca; la parte costale origina dalla 10a alla 12a costa; la parte scapolare origina dall'angolo inferiore del margine laterale della scapola. Si inserisce sulla cresta del tubercolo minore dell'omero. 
Trapezio (trapezius): Il trapezio origina dal terzo mediale della linea nucale supeiore, dalla protuberanza occipitale, dal legamento nucale e dai processi spinosi della VII vertebra cervicale e da tutte le vertebre toraciche e ha inserzione al terzo laterale del margine posteriore della calvicola, al margine mediale  dell'acromion e alla spina della scapola.                

Bicipite Brachiale (biceps brachii): Il capo lungo origina dalla tuberosità sovraglenoidea scapolare e con un tendine dal labbro glenoideo mentre il capo breve origina dall'apice del processo coracoideo della scapola. Il capo lungo si inserisce sul capo breve il quale si inserisce con un tendine molto robusto alla tuberosità bicipitale del radio, un secondo tendine, superficiale, irradia nella fascia dell'avambraccio.

Esempio di due macchinari utilizzati in palestra

Vertical Row Star Trac
  1. Selezionare il carico sul pacco pesi con la il pulsante giallo di regolazione
  2. Regolare la sella con la leva rossa disposta a sinistra sotto il sedile in modo tale che il cuscino anteriore si trovi all'altezza dello sterno.
  3. Regolare il cuscino anteriore attraverso la leva rossa che si trova davanti sulla sinistra in modo tale che con le braccia distese si arrivi a toccare con la punta delle dita le maniglie
  4. Tenere il busto eretto leggermente inclinato verso dietro con il petto in fuori e le spalle in posizione neutra
  5. eseguire un adduzione (avvicinamento) delle scapole portando le spalle da posizione neutra verso dietro e simultaneamente flettere le braccia con i gomiti vicino al corpo mantenendo il respiro bloccato
  6. eseguire un espirazione poco prima di finire il movimento
  7. inspirare e distendere nuovamente le braccia portando le spalle in posizione neutra (non in avanti)
  8. durante l'esecuzioneevitare di far appoggiare il  pacco pesi. Ciò serve a mantenere la contrazione muscolare durante tutto il movimento.
Low Row  Technogym
  1. Selezionare il carico sul pacco pesi con il piolo giallo
  2. Regolare la sella con la leva gialla disposta al di sotto di essa in modo tale che il cuscino anteriore si trovi all'altezza dello sterno
  3. regolare con la leva gialla disposta davanti e lateralmente sulla destra rispetto al cuscino anteriore la distanza di quest'ultimo in modo tale che a braccia distese si riesca a toccare con la munta delle dita le maniglie
  4. Posizionare i piedi sopra gli appositi appoggi
  5. Afferrare le maniglie mantenendo il busto eretto e leggermente inclinato verso dietro con le spalle in posizone neutra
  6. Eseguire un adduzione (avvicinamento) delle scapole portando le spalle da posizione neutra verso dietro e simultaneamente flettere le braccia tenendo i gomiti vicino al corpo mantenendo il respiro bloccato
  7. Inspirare e distendere nuovamente le braccia portando le spalle in posizione neutra
  8. Durante l'esecuzione cerca di  non fare appoggiare il pacco pesi. Ciò serve a mantenere la contrazione muscolare durante tutto il movimento.
E' possibile eseguire con il macchinario technogym il movimento utilizzando anche un solo arto superiore. In questo caso la mano del braccio che non lavora verrà posizionata sopra la maniglia fissa. 
Approfondimenti

Eseguendo l'adduzione (avvicinamento) delle scapole durante l'esecuzione riusciamo a coinvolgere in maniera importante anche il muscolo trapezio. Molte persone non conoscono questo movimento ed hanno difficoltà a percepirlo. In tal caso è consigliato eseguire un esercizio propedeutico con la bacchetta di legno.
Ciò serve a sensibilizzare e memorizzare il gesto motorio.

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